Scheda botanica

Platano comune

UTM: Zona 32T N: 5003698.0957143m E: 512820.92857143m
Latitudine: 45.18664957° Longitudine: 9.16320130°

Platanus hybrida Brot. (sinonimi: P. acerifolia Aiton, P. hispanica (Willd.) Munchh.)
Platanaceae - Magnoliopsida (Dicotiledoni) - Magnoliphyta ( Angiosperme)

Albero Caducifoglio


Caratteristiche morfologiche

Portmento/Fusto/Organi ipogei

Albero generalmente molto alto, a chioma globosa-allungata, fusto eretto e massiccio da cui si dipartono grandi rami ad andamento irregolare; corteccia verdastra e liscia da giovane, poi bianco-grigiastra desquamata in placche ampie e sottili, alquanto distintive per il riconoscimento della specie

Foglia

Foglie semplici, alterne, palmate a 3-5-7 lobi, di dimensione variabile da 10 a 30 cm di lunghezza, margine intero talvolta dentato sul lobo apicale, nervature evidenti, lungamente picciolate

Fiori/Apparati diversi

Specie monoica. Fiori sessili riuniti in capolini tondi e peduncolati: i maschili giallastri ridotti ad un unico stame privo di involucro e circondato da piccole scaglie, i femminili rossastri, consistenti dal solo ovario e distribuiti all'apice dei giovani rami

Semi/Frutti

Infruttescenze sferiche di 3-4 cm, ricoperte da peli rossastri allungati, lungamente peduncolate, riunite anche in gruppi di 2-3; a maturità divengono brunastre e liberano i singoli frutti costituiti da acheni piumosi.

Impollinazione

Anemofila

Disseminazione

Anemocora

Fioritura

Aprile - Giugno

Distribuzione

Questa pianta è un ibrido spontaneo seganlato in Spagna nel XVII secolo e derivante dall'incrrocio di Platanus occidentalis (del Nord America) e Platanus orientalis (dell'Europa Sudorientale); è stato poi coltivato e diffuso in tutta Europa e anche in Italia dove è presente dalla pianura sino a 700-800 m di altitudine. nel nostro paese appre spesso naturalizzato.

Ecologia

Pianta che predilige terreni argillosi e freschi, zone piuttosto umide e temperature rigide per periodi prolungati. Resiste notevolmente all'inquinamento urbano,mentre teme la siccità.

Coltivazione in orto
Origine in orto

Secondo una tradizione antica, non supportata però da prove documentali, il grande  Platano dell'Orto Botanico di Pavia è stato piantato nel 1778 da G. A. Scopoli, direttore dell'Orto Botanico dal 1777 al 1788, in commemorazione della morte di Linneo, grande botanico e padre della sistematica e della nomenclatura binomiale. Il grande Platano dell'Orto botanico è alto circa 55 m e la circonferenza alla base misura 7,50 m circa.

Usi

Pianta utilizzata a scopo paesaggistico-ornamentale in parchi e viali. Il legno è usato in falegnameria, per la produzione di carta e come legna da ardere

Note

Il Platano comune apparso in Spagna nel XVII secolo divenne uno degli alberi ornametali più comuni in Europa soprattutto durante l'epoca napoleonica dalla fine del XVIII secolo all'inizio del XIX secolo. Attualmente il ruolo ornamentale di questa pianta è messo a dura prova dall'Antracnosi del Platano, una malattia dovuta a un gruppo di micromiceti che includono Apignomonia veneta e  A. errabunda.

Riferimenti

Ferrari M., Medici D., 2008, Alberi e arbusti - manuale di riconoscimento delle principali specie ornamentali, IV edizione, Ed. edagricole


Scheda semplificata